Ufficio del turismo Isole Vergini USA in Italia



L’Heritage Trail

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Da Point Udall  – l’estrema punta ad est dell’isola, nonché il punto più orientale degli Stati Uniti d’America nell’Emisfero Occidentale – fino all’estremo opposto ad ovest, Ham’s Bluff, si snoda l’Heritage Trail, un itinerario storico contrassegnato da cartelli ed insegne stradali: un percorso per ripercorrere la storia dell’isola scoprendone luoghi sorprendenti e curiosi. Dalle montagne del versante a nord dell’isola fino al luogo dello sbarco di Colombo, si coglie il fascino di quest’isola amena immersa nella natura.

La storia coloniale dell’Isola di St.Croix – la maggiore delle Vergini US – è narrata come un museo all’aperto dall’Heritage Trail, un percorso di circa 116 Kilometri.
E’ un tour che si effettua autonomamente in auto e che porta alla scoperta del patrimonio storico di St.Croix, in un percorso che si snoda per 45 chilometri su tutta la lunghezza dell’isola.
Cartina alla mano, si toccano i siti e i luoghi che hanno forgiato la storia dell’isola. Gli scenari e i paesaggi che si attraversano, fanno di St.Croix un’isola ben distinta dalle sorelle St.Thomas e St.John.
Durante il percorso è possibile venire a conoscenza delle antiche tradizioni orali e musicali dell’isola ed apprendere nozioni di storia dell’agricoltura. L’Heritage Trail è l’unico Trail Caraibico che ha ottenuto – durante i festeggiamenti del Millennio -, un prestigioso riconoscimento dalla Casa Bianca, che lo ha inserito nell’elenco dei 50 National Millennium Legacy Trails.
L’Heritage Trail ci narra 350 anni di storia ed evoluzione dell’isola: mercanti, proprietari terrieri e coltivatori Europei, schiavi e gente libera di origine africana, immigrati caraibici e residenti americani hanno profondamente segnato la storia di St. Croix dall’arrivo di Cristoforo Colombo nel 1493, che la chiamò Santa Cruz, ad oggi.
Quando il navigatore genovese approdò sulle sue coste l’isola era popolata dagli indios nativi Caribe. Con l’arrivo degli occidentali ebbe inizio l’epoca delle conquiste coloniali e ben 7 sono state fino ad oggi le nazionalità che si sono succedute nel controllo dell’isola: Spagnoli, Olandesi, Britannici, Francesi, Cavalieri di Malta, Danesi ed, infine, Americani.
L’ influenza Danese è stata certamente la più importante e longeva ed ha apportato molte usanze ancor oggi evidenti, quali ad esempio la guida sulla carreggiata sinistra della strada. Dalle isole meridionali dei Caraibi vennero, invece, importate alcune delle tradizioni musicali e delle danze, unitamente ad una larga popolazione ispanica.
Da ovest ad est il sentiero attraversa vaste distese di praterie e colline. E proprio qui si trova il segreto della fortuna di St. Croix, la vera essenza della sua anima: durante il dominio danese, il duro lavoro degli schiavi Africani fece diventare St.Croix uno dei più importanti centri mondiali di produzione della canna da zucchero, una vera miniera d’oro per i coloni europei. La coltivazione era così diffusa, che le piantagioni coprivano quasi interamente l’isola. Di quel periodo, oggi sono rimasti oltre 155 mulini a vento che punteggiano l’intero territorio e sono stati dichiarati patrimonio nazionale intoccabile.
Una splendida flora, la foresta tropicale e curatissimi giardini botanici completano il quadro panoramico naturale di St.Croix.

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